In questi mesi, il Corriere ha tentato di rispondere a queste esigenze mutate, più pressanti e prossime. E lo ha fatto su tutte le piattaforme: perché se i quotidiani sono stati presidio indispensabile di informazione, il web ha consentito, in giornate spesso convulse, aggiornamenti e approfondimenti ulteriori. In questi mesi, il Corriere ha tentato di rispondere a queste esigenze mutate, più pressanti e prossime. E lo ha fatto su tutte le piattaforme: perché se i quotidiani sono stati presidio indispensabile di informazione, il web ha consentito, in giornate spesso convulse, aggiornamenti e approfondimenti ulteriori. In questi mesi, il Corriere ha tentato di rispondere a queste esigenze mutate, più pressanti e prossime. E lo ha fatto su tutte le piattaforme: perché se i quotidiani sono stati presidio indispensabile di informazione, il web ha consentito, in giornate spesso convulse, aggiornamenti e approfondimenti ulteriori. In questi mesi, il Corriere ha tentato di rispondere a queste esigenze mutate, più pressanti e prossime. E lo ha fatto su tutte le piattaforme: perché se i quotidiani sono stati presidio indispensabile di informazione, il web ha consentito, in giornate spesso convulse, aggiornamenti e approfondimenti ulteriori. In questi mesi, il Corriere ha tentato di rispondere a queste esigenze mutate, più pressanti e prossime. E lo ha fatto su tutte le piattaforme: perché se i quotidiani sono stati presidio indispensabile di informazione, il web ha consentito, in giornate spesso convulse, aggiornamenti e approfondimenti ulteriori.